Le voci e i volti nella stanza di terapia.
Le persone che entrano in una stanza di psicoterapia si descrivono usando una molteplicità di parole da poterne fare un vocabolario.
Le voci che risuonano nella stanza di terapia raccontano “la colpa e i colpevoli”, “i sintomi e le diagnosi formulate”, “il conflitto, la delusione” , “la rabbia”, “la paura , il panico”, “il fallimento, l’isolamento”, talvolta attraversando “la fame, il digiuno, il cibo ingurgitato smodatamente”, “il corpo che accoglie i tagli”e poi tanto altro ancora… e ancora…
ed è così che
i volti, custodi di ferite nascoste, raccontano storie di vita talvolta tanto dolorose da farli sentire , persi, sconfitti, delusi.
Il vocabolario presentato al terapeuta deve arricchirsi di nuove parole per la scrittura del cambiamento. In tal modo, nuove storie possono prendere forma.
Che dire sante parole
RispondiEliminaE tutto sotto gli occhi di chi ti guarda. Ma noi non siamo abbastanza coscienti da capire.
Ma nuove storie possono prendere forma
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